A Oltre le vette arriva il leggendario alpinista sloveno Silvo Karo, Piolet d’Or alla carriera 2022

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A Oltre le vette arriva uno dei più grandi scalatori di tutti i tempi, tra i protagonisti dell’epoca d’oro dell’arrampicata slovena: Silvo Karo, vincitore del prestigioso Piolet d’Or alla carriera nel 2022, sarà il protagonista della serata di sabato 12 ottobre al Teatro Dino Buzzati di Belluno.

Classe 1960, ha scalato oltre 2.000 vie e ha effettuato più di 300 prime salite sulle montagne di tutto il mondo, dalla Patagonia, alle Alpi all’Himalaya, in una carriera alpinistica durata oltre 40 anni.

Il percorso da alpinista di Silvo Karo lo ha portato dagli analogici anni ’70 alla vita frenetica del nuovo millennio, dalla campagna rurale alle tempeste della Patagonia, dalle infinite distese dell’Himalaya alle guglie di granito del Karakoram che svettano nel cielo, dagli orizzonti della Groenlandia ai monsoni indiani, fino alle grandi pareti verticali dello Yosemite senza mai dimenticare le Alpi Giulie vicino a casa. 

Light and fast, leggero e veloce, è il titolo dell’evento e anche la sintesi del suo approccio all’arrampicata. Karo ha fatto parte della generazione “rock and roll” che ha portato energia e ritmo sulle pareti delle montagne. Impegno, audacia, entusiasmo e un’amicizia sincera hanno dato vita ai Tre Moschettieri: Franček Knez, Janez Jeglič e Silvo Karo. Le grandi pareti del Fitz Roy, del Cerro Torre, della Torre Egger sono state le pietre miliari della sua carriera, che ha incluso i giganti himalayani e l’arrampicata sportiva di grado 8a. Ha seguito le tendenze dell’alpinismo d’avanguardia, sviluppando una forte affinità con l’arrampicata leggera e veloce. 

Il suo capolavoro – secondo Montura, di cui è ambassador – è forse la via stabilita con Janez Jeglic sulla parete ovest del Bhagirathi III (6454 m): una linea di 1300 metri che comprende l’VIII e l’A4, realizzata in splendido stile dal 2 al 7 settembre 1990. Senza dimenticare che due anni prima i due avevano salito anche la parete sud del Cerro Torre (3102 m): un’altra prima salita impressionante (Directisima del diablo, 1200 m, VII, A4 e AI5). Restando sul Torre, nel 1986 la memorabile Directisima del infierno (1200 m, VIII+, A4, M6/7 e AI5) sulla parete est, realizzata da Karo con Jeglic, Francek Knez, Pavle Kozjek, Peter Podgornik e Matjaz Fištravec. Pochi mesi dopo (dicembre 1986), sulla vicina Torre Egger (2850 m), Karo, Jeglic e Knez aprirono Psycho Vertical (950 m, VII+, A3 e 90°) lungo un temibile diedro. A proposito di diedri: quello nord-est del Fitz Roy (3405 m), battezzato Diedro del diablo (950 m, VII e A2) è stato salito da Karo e amici (1983). Con il passare degli anni Silvo non si è mai fermato e, tra l’altro, nel 2006 ha effettuato la prima salita in giornata della mitica Fiamma Eterna sulla Torre del Trango Nameless (6238 m).

“L’alpinismo è un’avventura e la commercializzazione la sta sminuendo” ha affermato Karo, che nel 2022 ha ricevuto il 14° Piolets d’Or Carrière.

Una selezione dei suoi contributi più significativi al di fuori della Slovenia, riportata da Planet Mountain, include:

1983: Fitz Roy, parete est, nuova via, Devil’s Dihedral (6a A2 90°). Aguja Val Bois, parete est, nuova via. D.E. (5 100°)
1985: Yalung Kang, parete nord, nuova via, raggiunto quota 8,100m. Grandes Jorasses, parete nord, terza salita di Rolling Stones (6b A3 80°)
1986: Cerro Torre, parete est, nuova via, Hell’s Direct (7a A4 M6 95°). Broad Peak via normale, Torre Egger, parete sudest, nuova via, Psycho Vertical (6c A3 90°). El Mocho, parete nord, nuova via, Grey Yellow Arrow (7a A0)
1987: Lhotse Shar, Cresta sudest, raggiunto quota 7,300m 1987-88. Cerro Torre, parete sud, nuova via (6b A4 75°)
1990: Bhagirathi III, parete ovest, nuova via (6b A4 85°). Everest, cresta ovest fino a quota 7,500m
1993: El Capitan, Wyoming Sheep Ranch (5.10 A5)
1996: Nalumasortoq, nuova via, Mussel Power (7a A3). El Capitan, Salathé Wall in 10 ore 25min. Half Dome, Direct Northwest Face, 11 ore 20 minti (speed record all’epoca)
1997: El Capitan, West Face (5.11c) in otto ore macchina andata e ritorno
1999: Fitz Roy, parete ovest, Ensueno, seconda salita e prima libera (6b+ obl 45°). Fitz Roy, Slovak Route, stile alpino con nuova variante da Glaciar Torre (6c 40°)
2000: La Esfinge, nuova via, Cruz del Sur (7b)
2002: Grand Pilier d’Angle, Divine Providence fino in cima al Monte Bianco
2003: Cerro Murallon, prima salita della cima principale
2005: Cerro Torre, creste sudest, nuova via, Slovenian Sit Start (single push 28 ore; 7a A2 70°). Aguja Poincenot, Sperone degli Italiani, seconda salita (e prima di questa via fino in cima, 6c A3).
2006: Trango Tower, Eternal Flame, prima salita in giornata (7a A2 M5)
2009: Tofana de Rozes, parete sud, Goodbye 1999 (7b on sight, ripetizione). Aiguille Noire de Peuterey, Punta Brendal parete sudest, Nero su Bianco (7b a-vista, ripetizione). Meru Central, tentativo sull’allora inviolata Shark’s Fin in stile alpino.

Nella sua carriera ha realizzato molte nuove vie, effettuato numerose prime libere e veloci ripetizioni nelle sue Alpi Giulie e Alpi di Kamnik, comprese lunghe vie in montagna che all’epoca erano considerate le più difficili del paese, come Zaumak Nerva (7c). 

Nel 2007 ha fondato in Slovenia il Mountain Film Festival, che mira ad aumentare la produzione di film di montagna sloveni e diffondere la cultura di montagna.

Nel 2010 l’allora presidente della Slovenia, Danilo Turk, ha conferito a Karo e Knez una delle più alte onorificenze del paese, l’Ordine al Merito, per “i loro successi nella scalata nelle montagne slovene e per il loro contributo che ha aumentato la reputazione, la conoscenza e la notorietà dell’alpinismo sloveno e ha reso grande la Slovenia nel mondo.”

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