Conclusa con un notevole successo di pubblico la 28esima edizione di Oltre le vette

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Le mostre allestite a Palazzo Bembo e al Fulcis proseguono fino al 3 novembre

E’ stata un’edizione segnata da una sentita partecipazione, la 28esima di Oltre le vette – Metafore, uomini, luoghi della montagna. Il festival si è concluso pochi giorni fa, dopo aver portato a Belluno una brillante panoramica di quanto di meglio possa offrire oggi la cultura della montagna. Molteplici i temi trattati, grazie al contributo dei diversi ospiti che sono arrivati in città, offrendo occasioni per riflettere, conoscere, confrontarsi, meravigliarsi.

Riprendendo il tema di quest’anno – Filo, philos, filò – il legame che unisce il pubblico al festival si è dimostrato più saldo che mai: sono 6000 le presenze conteggiate, sommando i 50 eventi in calendario in 15 location diverse, senza considerare però quelle relative alle mostre allestite nel capoluogo, presso il Museo Etnografico Dolomiti e la Biblioteca Civica di Sedico. Esposizioni che proseguono, accogliendo i visitatori anche nelle prossime settimane.

Saranno aperte infatti fino al 3 novembre le due mostre cittadine: “Lo sguardo di Vittorio Sella. Fotografie dalla collezione di Roger Härtl” a Palazzo Fulcis (visitabile negli orari di apertura del Museo Civico, compresa nel biglietto d’ingresso) e “Come i pesci rossi: breve storia del post antropocene”, con immagini serigrafiche, disegni, incisioni e xilografie di Ericailcane (aperta da venerdì a domenica, con ingresso libero). Le due esposizioni stanno attirando centinaia di visitatori, molti dei quali provenienti da fuori provincia.

C’è tempo fino al 25 ottobre per visitare la mostra collettiva di illustrazione frutto del laboratorio artistico di paesaggio illustrato allestita nel Polo Culturale della Biblioteca Civica di Sedico, dal titolo “Metamorfosi – quale presente e quale futuro per la montagna?” (ingresso gratuito, negli orari della biblioteca). Giovedì 31 ottobre è l’ultimo giorno di apertura della mostra itinerante “La montagna al femminile. Letture geografiche del ruolo della donna negli spazi alpini”, presso il Museo Etnografico Dolomiti a Seravella di Cesiomaggiore (ingresso libero, negli orari del museo).

In questo primo scorcio di un incantevole autunno bellunese, un filo di entusiasmo ha coinvolto la nostra meravigliosa città dimostrando, ancora una volta, quanto Amore ci sia qui per la montagna, declinata in questa eccezionale 28^ edizione di Oltre le vette in mille affascinanti sfaccettature, culturalmente di valore assoluto” – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Belluno, Raffaele Addamiano. “Aver avuto oltre 6000 visitatori che sono stati accolti come in un immaginario filò è per me, e per noi amministratori pubblici, motivo di grande orgoglio e di felicità perché ho e abbiamo capito nuovamente quanto importante sia per la comunità dolomitica la Cultura: è per tale motivo che il Comune di Belluno, come giustamente riconosciuto dagli organizzatori della rassegna, si è speso sempre anima e corpo per il suo successo. Dunque, grazie a tutti coloro i quali hanno contribuito a questo incredibile traguardo civile e… arrivederci alla 29esima edizione di Oltre le vette!” conclude l’assessore.

Valeria Benni, direttrice e coordinatrice generale del festival, dichiara: “Come organizzazione, mai come in questa edizione abbiamo sentito la vicinanza della città, sia dal punto di vista dei vari enti pubblici e privati che hanno sostenuto e collaborato con la manifestazione, sia delle diverse associazioni che si sono messe a disposizione per organizzare insieme eventi, sia degli spettatori che hanno partecipato numerosissimi a tutti i 50 appuntamenti. Belluno ci è sembrata finalmente orgogliosa di rivendicare il suo ruolo di unico capoluogo delle Dolomiti e di capitale, ad ottobre, della cultura della montagna”.

Scorrendo a ritroso il programma di Oltre le vette, la serata finale ha visto il teatro Dino Buzzati al completo applaudire il concerto in omaggio a Franco Battiato. Il gruppo Battito Battiato, dopo aver esordito ricordando il legame tra il “maestro”, la natura e l’Etna in particolare, ha coinvolto i presenti in un viaggio musicale sulle note dei più grandi successi dell’artista siciliano, ottenendo l’apprezzamento del pubblico. A calcare il palco del teatro comunale sono arrivati anche forti alpinisti come Matteo Della Bordella, Simon Gietl (vincitore del Premio Silla Ghedina, XX edizione) e Silvo Karo, che vanno ad aggiungersi alla “hall of fame” di Oltre le vette che, anno dopo anno, può fregiarsi di aver portato a Belluno tutti i principali nomi di spicco dell’alpinismo moderno e contemporaneo. C’è stato spazio anche per lo spettacolo: a dare il la nella serata inaugurale è stata “Anima”, che in musica e parole narra la storia dell’abete più grande d’Europa, schiantato al suolo per una tempesta di vento e rinato sotto forma di strumenti per un quartetto d’archi.

Il festival offre anche l’occasione di incontrare esploratori capaci di portarci “oltre” i confini geografici più vicini a noi, per accompagnarci con i loro racconti di viaggio in realtà ancora poco conosciute e dense di umanità, come è avvenuto con Alessandro De Bertolini, con la sua spedizione solitaria in bicicletta di 75 giorni e 7500 km a sostegno di progetti umanitari in Nepal e Mongolia.

Posti esauriti per tutti gli eventi dedicati all’alpinismo bellunese: dalla serata con protagonista Piero Sommavilla, organizzata dal CAI di Belluno e dalla Fondazione Angelini, alla presentazione del nuovo libro di Stefano Gava (che ha ripercorso il suo passato alpinistico al fianco di Riccardo Bee e Franco Miotto), sino all’incontro con l’atleta cadorina Martina Valmassoi, dove si è parlato di trail running e sport a tutto tondo.

Sorprendente è stata l’affluenza (costante e consistente) agli incontri con gli autori e le autrici intervenuti a “Parole di carta e di montagna” per presentare i loro libri.

Notevole rilevanza hanno avuto anche sui media i momenti di confronto incentrati su tematiche di attualità, inseriti nel programma di Oltre le vette. A Palazzo Bembo si è parlato di Comunità Energetiche Rinnovabili, in un incontro pubblico organizzato congiuntamente con il Consorzio BIM Piave Belluno e la partecipazione di un panel di esperti, e il weekend seguente dell’importanza di “Comunicare le Dolomiti con responsabilità” con un focus sulla provincia di Belluno. L’evento in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO e coordinato da Mara Nemela, direttrice dell’ente, ha visto la partecipazione di Umberto Martini dell’Università di Trento, Elisa Calcamuggi della Dmo Dolomiti Bellunesi, Mauro Pascolini dell’Università di Udine e Michele Da Pozzo, direttore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. Grande interesse anche per “Il ritorno del lupo” e la coesistenza sul territorio: tema trattato dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi attraverso la proiezione del nuovo documentario realizzato da Ivan Mazzon, in una sala gremita.

Questioni di pubblico interesse sono state affrontate anche in piazza dei Martiri, nel format “Un’ora per acclimatarsi” che nell’ultimo fine settimana ha portato fuori dalle sedi tradizionali dei convegni tre talk sulle prospettive tra spopolamento e ripopolamento, la necessità (da un punto di vista ambientale e culturale) di riscoprire il valore della prossimità e l’analisi della complessa relazione che coinvolge territori montani, turismo e cambiamenti climatici.

Sono state diverse le novità di questa edizione che meritano di essere ricordate: il coinvolgimento degli autori del canale di divulgazione youtube Nova Lectio ha richiamato a teatro moltissimi giovani; i diversi laboratori creativi per bambini hanno riscosso l’apprezzamento delle famiglie; i reading party hanno portato il festival in suggestive location all’aperto, a San Liberale e nel giardino di Villa Buzzati. E poi le escursioni guidate organizzate in collaborazione con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, opportunità concreta per riscoprire la ricchezza paesaggistica dei luoghi che ci circondano.

L’organizzazione di Oltre le vette è frutto della collaborazione tra Comune di Belluno – Assessorato alla Cultura, Fondazione Teatri delle Dolomiti e un gruppo di lavoro composto da Valeria Benni, Diego Cason, Valentina Ciprian, Flavio Faoro e Francesco Vascellari.

Anche quest’anno, con uno sforzo notevole degli organizzatori, tutti gli eventi erano ad ingresso libero, grazie alla disponibilità degli enti che hanno assicurato collaborazione e sostegno: Camera di Commercio di Belluno – Treviso | Dolomiti, Fondazione Dolomiti UNESCO, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, CAI di Belluno. Oltre le vette è stata cofinanziata con risorse Fondo Unico Nazionale del Turismo parte corrente 2024, attraverso il bando Grandi Eventi della Provincia di Belluno e con il contributi degli sponsor Montura, Banca Prealpi San Biagio, DBA Group, Allianz Agenzia Belluno Centro – Francesco De Bon e Manzotti automobili. Anche il pubblico ha sostenuto attivamente la rassegna partecipando con un’offerta libera al crowdfunding “Oltre le vette spirit”.

Proficua è stata la nuova collaborazione con la Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, che ha creduto nel festival come momento importante di promozione del territorio.

Un doveroso e sincero ringraziamento va ai volontari, i giovani di Oltre le Vette e i partecipanti alle Officine della Cultura, che si sono resi disponibili ad affiancare gli organizzatori contribuendo alla riuscita del festival, e ai soci dell’Associazione Campedel per il supporto nel custodato delle mostre che proseguiranno fino al 3 novembre.

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