Un prologo ricco di appuntamenti aspettando l’inizio ufficiale di Oltre le vette 2024

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Dal 21 settembre al 3 ottobre, un fitto calendario di eventi in programma a Belluno e “fuori dal Comune” a Longarone, Sospirolo, Cesiomaggiore e Sedico

Sono ricche di appuntamenti le giornate che precedono l’avvio della 28esima edizione di Oltre le vette, che si aprirà venerdì 4 ottobre 2024 con l’inaugurazione ufficiale a Palazzo Bembo. Quest’anno il programma include infatti un articolato prologo, con eventi in calendario dal 21 settembre al 3 ottobre.

L’agenda di sabato 21 settembre è fitta. Si inizia alle ore 17, a Palazzo Fulcis, con l’inaugurazione della mostra “Lo sguardo di Vittorio Sella. Fotografie dalla collezione di Roger Härtl”, alla quale interverranno Roger Härtl, appassionato bibliofilo e collezionista di fotografie storiche di montagna, e i curatori della mostra Carlo Cavalli e Flavio Faoro. Oltre le vette presenta al pubblico le opere di Vittorio Sella provenienti dalla prestigiosa collezione privata già esposta nel 2022 al Grolier Club di New York, che arriva in Italia per la prima volta.

Posti limitati, prenotazione obbligatoria presso il Museo Civico di Palazzo Fulcis, al telefono: 0437 913323 o via mail: prenotazionimuseo@comune.belluno.it

In contemporanea, al rifugio Settimo Alpini si svolgerà un duplice appuntamento. Alle ore 17, si comincia con un’iniziativa in collaborazione con la Fondazione Giovanni Angelini – Centro Studi sulla Montagna, che presenterà il progetto “Gli archivi di montagna raccontano il Parco”, originato dalle parole di Piero Rossi che si augurava di vedere “un parco che vive”, come principio per la vigoria del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi dato dal legame delle persone con il suo territorio. Il progetto mette in relazione la parte storica e documentaristica che emerge dalle testimonianze di un tempo, custodita negli archivi della Fondazione G. Angelini, con la percezione di chi il territorio del Parco lo abita e lo vive oggi nella quotidianità. 

A seguire, alle 17.30 e sempre al Rifugio Settimo Alpini, il pubblico potrà assistere a “Rifugio manifesto”, narrazione live tratta dal podcast Alpigrafismi. La voce di Andrea Bettega accompagnata dalla chitarra acustica di Nicola Cipriani racconterà l’immaginario popolare del rifugio alpino attraverso micro monologhi alternati a scritti d’autore, da Bonatti a Camanni, passando per molti altri. Per chi frequenta le terre alte, il rifugio alpino è una zona di comfort per l’anima: una meta, un luogo di passaggio, un punto fisso per scandire i tempi di un’escursione e un appoggio su cui contare. Ma i rifugi di montagna sono sempre stati come li conosciamo oggi? Alcune cose non sono cambiate, altre invece rischiano di mettere a repentaglio la definizione stessa di “rifugio”. Evento in collaborazione con il rifugio Settimo Alpini.

La serata del 21 settembre prosegue a Longarone, dove alle 20.30, al Centro Culturale F. Parri si parlerà di “Contese/condivise: risorse del territorio, quale futuro vogliamo?”: dall’attualità del caso Vanoi ad una riflessione più ampia sul rapporto tra le comunità e le risorse locali, una serata di approfondimento organizzata in occasione dei Percorsi della Memoria, la pedonata sui luoghi del Vajont in calendario il mattino seguente. All’incontro, moderato da Diego Cason, interverranno Michele Facen, in rappresentanza del Comitato per la difesa del torrente Vanoi; Christian Pasa, geologo e sindaco di Fonzaso; Luigi Casanova, in rappresentanza di Italia Nostra Sezione di Trento e Michele Argenta, ingegnere energetico. Evento in collaborazione con l’associazione Vajont – il futuro della Memoria.

Venerdì 27 settembre, l’appuntamento è alle ore 17 al Museo Etnografico Dolomiti (Seravella di Cesiomaggiore) per l’inaugurazione della mostra “La montagna al femminile”, a cura di Monica Morazzoni e Valeria Pecorelli in collaborazione con Matteo Di Napoli, Eros Roncen, Matteo da Deppo e Iolanda da Deppo. Carte e scatti fotografici narrano la relazione tra la presunta marginalità del territorio alpino e la forza del femminile nel lavoro rurale, nella conquista delle vette alpine e nella valorizzazione turistica degli spazi montani. Il progetto espositivo nasce dalla partecipazione attiva delle comunità locali e dal continuo incremento di testimonianze e documenti da musei e archivi pubblici e privati. Hanno collaborato all’allestimento in questa sede Daniela Perco e il Gruppo Folklorico di Cesiomaggiore. Evento in collaborazione con il Museo Etnografico Dolomiti. 

L’appuntamento successivo riprende il filo del tema di Oltre le vette 2024 proponendo un “filò” contemporaneo. Sabato 28 settembre, alle ore 20.30 nella Chiesa di San Gottardo (Sospirolo) è il momento di “La montagna tra colto ed incolto, l’obliquo che libera”: un filò tra gente selvatica e schiva che frequenta la montagna obliqua e orizzontale per cercare il filo della sua vita. Non punta a conquistare vette, prede, record o performance; è felice che il cuore le gambe li conduca in quota, gironzola libero in compagnia dei ricordi e delle memorie tra boschi, torrenti, grandi alberi e il vento leggero che rischiara lo sguardo, e il percorso. Conduce la serata Gianni Santomaso, con la partecipazione di Paolo Costa, filosofo e saggista, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler di Trento e di diverse voci della montagna bellunese. Introduce Diego Cason. Evento in collaborazione con il Centro Studi della Montagna Sospirolese

Gli eventi “fuori dal Comune” coinvolgono anche il Comune di Sedico, come ormai da tradizione. Giovedì 3 ottobre, alle ore 18, nella Biblioteca civica si terrà l’inaugurazione della mostra collettiva di illustrazione “Metamorfosi: quale presente e quale futuro per la montagna” frutto di LAPIS 24, Laboratorio artistico di paesaggio illustrato di Sagron – Mis. In questa edizione gli artisti si sono confrontati sui cambiamenti della montagna, immaginandone il futuro e riflettendo su chi la abita e la frequenta. Le opere inedite, esposte durante l’estate a Sagron, arrivano ora al Polo Culturale di Sedico. Evento in collaborazione con Comune di Sedico, Biblioteca Civica e Pro Loco Sagron Mis.

Tutti gli eventi del “prologo” sono a ingresso libero, senza prenotazione. Con una sola eccezione: per l’inaugurazione della mostra di Vittorio Sella i posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione presso il Museo Civico di Palazzo Fulcis, al telefono: 0437 913323 o via mail: prenotazionimuseo@comune.belluno.it

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