“La Scrittura delle Rocce” – Oltre le Vette presenta un progetto dedicato alla geologia, in collaborazione con Fondazione Dolomiti Unesco e Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
A Belluno, in programma l’importante mostra Torquato Taramelli – Geologo nelle Dolomiti a palazzo Fulcis e diversi eventi divulgativi nel mese di ottobre.
Si intitola La scrittura delle Rocce il nuovo progetto, inserito nell’ambito di Oltre le vette, che arricchisce il programma della 27a edizione della rassegna con una serie di eventi dedicati alla geologia e alla sua divulgazione.
La scrittura delle rocce racconta storie fatte di tempi non paragonabili alla vita dell’uomo, di profondi sconvolgimenti ambientali, di un pianeta che evolve e cambia da almeno quattro miliardi di anni, di movimenti che hanno dato vita alle Dolomiti trasformandole da atolli a incomparabili montagne.
Di questa scrittura parla la geologia a cui Oltre le Vette, con la collaborazione della Fondazione Dolomiti UNESCO e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ha voluto dedicare quest’anno diversi eventi raccolti in questo progetto.
La scrittura delle rocce, se va letta per capire il passato, va soprattutto interpretata come chiave per intuire il futuro del nostro pianeta, alla luce dei profondi cambiamenti a cui stiamo assistendo. Proprio questi cambiamenti, che vediamo sempre più spesso aggredire i nostri territori fragili, ci fanno però capire come la geologia e la conoscenza dei luoghi, sia imprescindibile per prevenire e limitare gli effetti degli eventi estremi. Senza dimenticare che è stata proprio l’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico, insieme alla bellezza, il motivo di inserimento delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La mostra Torquato Taramelli – Geologo nelle Dolomiti
Nell’ambito del progetto, in collaborazione con i Musei Civici di Belluno, verrà allestita a palazzo Fulcis la mostra Torquato Taramelli – Geologo nelle Dolomiti, a cura di Maurizio Alfieri e Manolo Piat. Quella di Taramelli è una figura ancora poco conosciuta ai non addetti ai lavori, ma estremamente importante per il territorio dolomitico e bellunese in particolare. Tra i padri della moderna geologia e sismologia italiani, fu membro fondatore del Servizio Geologico italiano e fu presente nel territorio bellunese nei giorni successivi al disastroso terremoto di Belluno e Alpago di 150 anni fa (29 giugno 1873). Fu socio benemerito dei gruppi CAI del periodo (Agordo, Auronzo, S.A.T.) ed ebbe un sincero e affettuoso rapporto con le Dolomiti bellunesi che esplorò metodicamente per lavoro, ma che apprezzò più volte per le loro meraviglie naturali.
Uno dei suoi lavori più importanti nell’area dolomitica fu la prima carta geologica della provincia di Belluno, realizzata tra il 1877 e il 1881 su incarico dell’amministrazione provinciale. Durante gli anni di studio per la sua realizzazione, ebbe modo di raccogliere numerosi campioni di fossili, rocce e minerali, alcuni dei quali provenienti dall’area attualmente compresa nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, che nel 1886 donò al Comune di Belluno. La raccolta, costituita da oltre mille pezzi, fu depositata presso il Museo Civico, inaugurato nel 1876 presso il Palazzo dei Giuristi, e vi rimase fino al 1910, quando fu trasferita al Liceo Tiziano di Belluno e poi spostata in altre sedi cittadine.
La mostra allestita a Palazzo Fulcis consentirà al pubblico di ammirare una selezione dei campioni più rappresentativi della collezione che Taramelli donò al Comune e la prima carta geologica della provincia di Belluno.
L’esposizione intende far conoscere al più ampio pubblico la figura di questo rilevante studioso e di valorizzare un settore delle collezioni civiche che rischia di essere dimenticato, ma che ci si augura possa in futuro essere oggetto di musealizzazione in una sede specifica, insieme alle altre raccolte naturalistiche del Comune e della Provincia.
La mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 7 ottobre al 3 dicembre 2023, negli orari di apertura del Museo Civico di Belluno (via Roma 28).
La Scrittura delle Rocce | Eventi in programma
– sabato 7 ottobre, ore 8.30, palazzo Fulcis (prenotazioni attive)
Giornata di studi “Torquato Taramelli geologo nelle Dolomiti (1845-1922)”, con la partecipazione di importanti studiosi, organizzata da Maurizio Alfieri e Manolo Piat con la collaborazione di Fondazione Dolomiti UNESCO, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Ordine Geologi Regione Veneto e Gruppo Natura Bellunese.
– sabato 7 ottobre, ore 11.30, palazzo Fulcis (prenotazioni attive)
Inaugurazione mostra Torquato Taramelli geologo nelle Dolomiti (1845-1922) e presentazione del progetto La scrittura delle Rocce. Saluti istituzionali dell’Amministrazione comunale. Interverranno Carlo Cavalli conservatore dei Musei Civici di Belluno, Mara Nemela direttrice Fondazione Dolomiti Unesco, Ennio Vigne presidente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Manolo Piat e Maurizio Alfieri, curatori della mostra.
– sabato 7 ottobre, ore 16.00, palazzo Fulcis (prenotazioni attive)
Conferenza divulgativa su Torquato Taramelli e presentazione della collezione donata dallo stesso geologo al Comune di Belluno, con visita finale alla mostra. Interverranno i curatori Maurizio Alfieri e Manolo Piat. In collaborazione con il Gruppo Natura Bellunese.
– mercoledì 11 ottobre, ore 18.00, palazzo Bembo (prenotazioni attive)
Incontro con Antonio Castronuovo, autore di una scoperta letteraria eccezionale. Ha ritrovato un pezzo ignoto di Carlo Emilio Gadda, sfuggito agli studiosi e pubblicato ora a Milano da De Piante col titolo Assalto con mine alla montagna. La prosa del 1934 descrive la spettacolare esplosione di una enorme mina alle cave di marmo di Carrara. Castronuovo narra il “giallo” della scoperta e svela il senso della montagna apuana ricca di marmi bianchissimi, dialogando con Diego Cason.
– giovedì 12 ottobre, ore 21.00, teatro Comunale (prenotazioni attive)
Incontro con Filippo Felici, considerato uno dei più forti esploratori speleologici d’Italia. Membro del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico nel quale svolge attività ininterrotta da oltre 25 anni, è istruttore di Speleologia della Società Speleologica italiana dal 1998. Svolge principalmente la sua attività di ricerca nella provincia di Pordenone, in particolare tra l’area del Cansiglio – monte Cavallo, del monte Resettum/ Colciavath e del monte Lodina nelle quali ha mappato, negli ultimi anni, decine di chilometri di grotte.
– sabato 14 ottobre, ore 10.30, palazzo Bembo (prenotazioni attive)
Conferenza GHIACCIO/ROCCIA: la crisi climatica sulle Dolomiti. Fusione dei ghiacciai, crolli, colate detritiche, eventi estremi. E una montagna da continuare ad abitare, percorrere, vivere. La Fondazione Dolomiti UNESCO propone un confronto sulle tracce delle crisi climatiche del passato e sugli effetti di quella, molto più accelerata, del presente. Interverranno il geomorfologo Alberto Carton, i geologi Piero Gianolla e Franco Fiamoi, la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO Mara Nemela.
– sabato 28 ottobre, ore 17.30, palazzo Fulcis (Oltre le vette fuori tempo massimo) – prenotazioni non ancora attive
Conferenza Immergendosi nell’archivio del tempo – Esplorazioni speleologiche nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Interventi di Francesco Sauro (L’esplorazione dei Piani Eterni: oltre tre decadi di entusiasmanti scoperte nel cuore del Parco), Andrea Colombu (Ricostruire il clima studiando le stalagmiti) e Alberto Riva (Un catasto per le grotte del Parco).
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, prenotazioni attive su Eventbrite.