Comunicato: A Oltre le vette, conferenza di presentazione della mostra “Rassegna Architettonica Arco Alpino”

Pubblicato da OltreLeVette il

Mercoledì 11 ottobre, alle ore 15.30, nella sede della Fondazione Architettura e Ordine degli Architetti, in piazza Duomo 37, si terrà una conferenza di presentazione della Mostra “Rassegna Architettura Arco Alpino”, che verrà inaugurata alla 17.30 nella Sala Lapidario di Palazzo Fulcis.

Interverranno Alberto Winterle, architetto e presidente AAA, con “Presentazione degli esiti della Rassegna Architettonica Arco Alpino” e Antonio De Rossi, architetto e professore ordinario al politecnico di Torino, con “Ostana: un laboratorio per la costruzione di una nuova “abitabilità” della montagna”.

Evento realizzato con il sostegno di GLIP – The lighting partner.

246 progetti (realizzati) partecipanti, 22 i finalisti individuati da una giuria d’eccezione composta da Bernardo Bader (Austria), Sebastiano Brandolini (Italia) e Quintus Miller (Svizzera), e i 4 vincitori per una mostra diffusa su tutto l’arco alpino. Questi i numeri salienti della rassegna voluta dall’associazione Architetti Arco Alpino, che raccoglie sotto le proprie insegne (AAA) ben 9 Ordini di Architetti (con 14.000 iscritti) che, da Cuneo a Udine, vedono nell’alta quota italiana un tratto comune, quotidiano, decisivo e perentorio dei propri territori.

Obiettivo dell’associazione – presieduta da Alberto Winterle – è la valorizzazione delle specificità di una progettazione culturalmente e morfologicamente sfidante e dar vita a percorsi condivisi di confronto, conoscenza, partecipazione.

Come chiamare a raccolta gli architetti dell’arco alpino italiano, trovare temi comuni di dialogo, individuare le migliori soluzioni progettuali, valorizzare la buona architettura in quota? Dando subito vita a un premio, meglio una rassegna, per mettere in luce realizzazioni sì attente al patrimonio morfologico, cultuale e identitario delle aree alpine, ma in grado di dare risposte dalle forme contemporanee.

Sono emerse tante caratteristiche comuni, almeno quante le peculiarità, le sensibilità, le declinazioni possibili, le problematiche specifiche.

Perché progettare in alta quota significa sfidare la montagna, ma con rispetto; assecondarla, ma con personalità; e amarla, senza compromessi.

Le 22 opere in rassegna, completate tra il 2010 e il 2016, rappresentano per la giuria il meglio delle progettazioni alpine italiane, e diventano terreno di riflessione sulle attuali pratiche progettuali in ambito alpino. Morfologia, clima, quota, habitat costringono il progetto ad affrontare situazioni dinamiche, contraddittorie, stratificate. Sia esso relativo a temi infrastrutturali, residenziali, museali, ricettivi, scolastici, ricreativi o produttivi. Perché la gamma di realizzazioni presentate nei 246 progetti e condensata nei 22 ‘finalisti’ in mostra è variegata nelle forme, ricchissima di sfumature, generosa nell’offerta.

Gli eventi gratuiti, inseriti nel contesto della rassegna “Oltre le Vette”, sono rivolti ai professionisti e alla cittadinanza.

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