È Enrico Camanni lo “Scrittore in residenza” di Oltre le Vette 2023

Pubblicato da Valentina Ciprian il

Il giornalista, alpinista e autore piemontese sarà protagonista di quattro appuntamenti a Belluno, tra escursioni letterarie, presentazioni di libri e dialoghi con altri autori

Dopo il riscontro positivo dimostrato dal pubblico lo scorso anno, anche la 27esima edizione di Oltre le Vette avrà tra i protagonisti uno “Scrittore in residenza”. A raccogliere il testimone da Tiziano Fratus sarà Enrico Camanni: il giornalista, alpinista e scrittore torinese nel primo weekend del festival incontrerà il pubblico, dialogherà con altri scrittori e condurrà due escursioni letterarie nei dintorni di Belluno.

Enrico Camanni è un vecchio amico di Oltre le vette: era infatti il 1998 quando fu ospite per la prima volta della rassegna per presentare a Belluno il suo libro sul Nuovo Mattino, un movimento che rappresentò una rivoluzione nel pur ristretto mondo dell’alpinismo. Da allora, periodicamente, ha portato i suoi contributi di autore e anche di regista, con opere importanti e studi rigorosi. Quest’anno la sua presenza, nel ricco programma della rassegna, è particolarmente significativa.

Inizierà infatti sabato 7 ottobre alle ore 9.00 con un’escursione in Nevegal verso il Col Visentìn, per riflettere sul rapporto tra montagna e pianura.

Un’altra passeggiata letteraria è in programma domenica mattina (8 ottobre, ore 9.00), quando Camanni accompagnerà i partecipanti dal borgo di San Gottardo (a Sospirolo) alla piana di Salet, all’interno dei confini del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Per entrambe le uscite i posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.

Lo scrittore in residenza sarà poi presente in due distinti momenti a palazzo Bembo, nella Sala dell’affresco, sede in cui si terranno gli incontri con gli autori e le presentazioni di libri.

Sabato pomeriggio (7 ottobre, ore 18) verrà presentato l’ultimo lavoro di Enrico Camanni, un volume edito da Mondadori, intitolato Se non dovessi tornare e dedicato “alla vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile”. Una figura leggendaria, quella dell’alpinista americano, che nel 1966 sul Monte Bianco si rese protagonista di un salvataggio straordinario, portando soccorso a una cordata bloccata sull’Aguille du Dru, una magnifica – e terribile – guglia di granito. Ma la storia di Hemming va molto al di là di questo salvataggio, che pur lo rese famoso. La sua aria beatnik dal sorriso contagioso e disarmante, il suo disprezzo per le istituzioni – alpinistiche e no – e la sua sensibilità lo portarono a vivere ai margini del grande movimento dell’alpinismo internazionale. Pur stimato e apprezzato da molti, nonostante gli incoraggiamenti non riuscì a completare il libro di memorie e racconti, a cui aveva lavorato a lungo. Tornato negli Stati Uniti, nell’agosto 1969 sulle rive del Jenny Lake nel Parco Nazionale Grand Teton, Hemming morì “per un colpo di arma da fuoco autoinflitto”, secondo la ricostruzione ufficiale, concludendo una vita tormentata per quanto ricca di talenti. Il libro ricostruisce, arricchendola sapientemente di riferimenti storici, possibili dialoghi, citazioni dell’ambiente alpinistico e culturale dell’epoca, la vicenda umana di Hemming, dimostrando ancora una volta la profonda competenza e sensibilità di Camanni.

Domenica 8 ottobre (ore 18, a Palazzo Bembo) Enrico Camanni dialogherà con l’autore Paolo Costa in occasione della presentazione del libro L’arte dell’essenziale, edizioni Bottega errante, un’escursione filosofica tra i prati, le vette, i ghiaioni e i boschi delle nostre montagne.

Biografia di Enrico Camanni

Alpinista molto attivo sulle Alpi, dove ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa ottocento itinerari di roccia e ghiaccio, Enrico Camanni è approdato al giornalismo di montagna attraverso la sua passione per l’alpinismo. Nel 1985 ha fondato il mensile ALP, che ha diretto per tredici anni. Dal 1999 al 2008 ha diretto la rivista internazionale di cultura alpina L’Alpe (edizione italiana), progetto frutto di una cooperazione transfrontaliera che narra le Alpi come cerniera e non come barriera. Dal 1999 collabora con il quotidiano La Stampa e ha prodotto per molte altre testate nazionali di rilievo innumerevoli articoli sulle tematiche alpine. In trent’anni di attività pubblicistica e di ricerca ha allargato i suoi studi dall’alpinismo alla storia delle Alpi e alle problematiche dell’ambiente alpino, in particolare dal punto di vista umano, acquisendo competenze che spaziano con profondità e ampiezza tra varie discipline. Si è contemporaneamente dedicato alla narrativa, pubblicando racconti e romanzi. Si è occupato anche di progettazione di allestimenti museali e mostre, come nel caso dell’esposizione permanente del Museo Montagna di Torino o del Salone della Montagna di Torino: Alpi 365 Expo. Dal 2009 è vicepresidente dell’associazione Dislivelli che si occupa di ricerca e comunicazione sulla montagna.

Tutti gli eventi di Oltre le vette sono a ingresso gratuito, per informazioni e prenotazioni

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