Le opere dell’artista Giorgio Vazza nell’immagine ufficiale di Oltre le Vette 2023

Pubblicato da Valentina Ciprian il

Ad un mese esatto dall’inizio del festival, è stata diffusa l’immagine ufficiale della 27esima edizione di Oltre le vetteMetafore, uomini, luoghi della montagna. Protagoniste del manifesto sono alcune opere dell’artista Giorgio Vazza, accostate in un inedito mosaico.

La selezione delle opere è stata curata dallo stesso autore, il progetto grafico è stato realizzato dallo studio Meemu di Martina Gennari.

Anche nel 2023 si rinnova l’intento della rassegna culturale del Comune di Belluno di valorizzare artisti bellunesi che si sono distinti per l’originalità delle loro opere, oltrepassando i confini provinciali.

La scelta del mosaico – nata quasi immediatamente dal formato delle opere realizzate da Giorgio Vazza, che spesso lavora su supporti quadrati – richiama la pluralità di approccio che caratterizza la rassegna, nella quale confluiscono discipline diverse e riflessioni composite sul tema della montagna.

Così come il contesto del festival rappresenta un contenitore unico che accoglie più voci e prospettive distinte, il collage avvicina scenari differenti e tocchi di colore contrastanti, offrendo molteplici suggestioni e componendo un’immagine unitaria in cui ogni singolo tassello mantiene però la propria identità.

“La montagna è cambio di prospettiva, quella prospettiva verticale dove l’uomo apprende il vivere quotidiano dagli ostacoli, dalle difficoltà, dalla necessità di doversi confrontare con un qualcosa di grande, complesso, bellissimo, a volte quasi inafferrabile. Avvicinarsi a quella bellezza maestosa, osservarla e viverla diventa un percorso formativo, è un mettersi in ascolto della natura per ascoltare dentro di sé”, afferma Giorgio Vazza.

“La montagna è da sempre stata parte del mio mondo personale e artistico. L’ho vissuta da abitante di un piccolo paese di media montagna, ma ho anche avuto la possibilità di viverla “in cammino” seguendo per due anni una coppia di giovani pastori nella transumanza delle greggi dalla pianura ai pascoli, attraverso l’alternanza delle stagioni e il costante contatto con la natura e con gli animali. E proprio da quei taccuini di viaggio, schizzi dove il segno si fa respiro, è nata una montagna che è il riflesso stesso delle emozioni vissute e delle immagini che l’occhio ha reso memoria”, dichiara l’artista.

Giorgio Vazza

Giorgio Vazza ha un rilevante curriculum artistico. Nato a Longarone nel 1952, vive e lavora a Sitran di Puos d’Alpago e ha al suo attivo esposizioni personali e partecipazioni a collettive ed eventi a carattere nazionale e internazionale, tra cui la Biennale d’arte di Venezia. Da anni la sua ricerca artistica si sviluppa nel campo delle installazioni di land art e in opere d’arte contemporanea nelle quali valenza simbolica e concettuale confluiscono in realizzazioni tridimensionali, capaci di interagire con lo spazio circostante e di imprimergli una connotazione inedita. Parallelamente si dedica al disegno e alla pittura; forse la lingua materna, intima e diretta, del segno e del colore, che risponde ad un bisogno di espressione immediato e personale.

In occasione di Oltre le Vette, verrà allestita la sua prima mostra nel capoluogo.

Alcuni dei suoi lavori sono visionabili sul sito www.giorgiovazza.com

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