Con un Teatro Comunale tutto esaurito, si conclude la 24a edizione della rassegna Oltre le vette – Metafore, uomini, luoghi della montagna

Pubblicato da Valentina Ciprian il

L’Associazione Belluno Ciak e il film Istinti opposti proiettato durante l’evento dedicato al Cansiglio Bene Comune hanno riempito tutti i posti disponibili (ridotti a 200 causa COVID) al Teatro Comunale per l’ultima serata della rassegna Oltre le vette 2020, manifestazione iniziata lo scorso 2 ottobre e che proseguirà, attraverso le mostre allestite a Palazzo Fulcis, fino al 10 gennaio.

Sono stati dieci giorni importanti, ricchi di eventi, incontri, spettacoli, convegni e tavole rotonde, effettuati rispettando le normative sulla situazione sanitaria e, sabato scorso, con l’annullamento e la riprogrammazione degli eventi annullati per il maltempo. A proposito dell’attesissimo incontro con Carlo Petrini previsto per sabato 3 ottobre in collaborazione con Slow Food Belluno e poi sospeso per l’allerta meteo, l’intenzione è di recuperarlo a breve, appena l’autore confermerà al propria disponibilità.

Soddisfatti dunque gli organizzatori, a partire dall’assessore alla cultura Marco Perale, titolare con il Comune di Belluno della rassegna: “Un’edizione avventurosa, realizzata grazie all’impegno totale e caparbio di tutti e di ciascuno, ma in particolare di tre donne: dallo staff di Oltre le Vette, guidato quest’anno da Valeria Benni, all’intera macchina organizzativa del Comune, soprattutto Valentina Majolino, e della Fondazione Teatri delle Dolomiti, con la sua nuova presidente Tiziana Pagani Cesa, chiamata a tuffarsi direttamente in azione nel giorno stesso della sua nomina.

Portare a compimento Oltre le Vette 2020, in piena emergenza Covid, è stato come ritrovarsi ad avanzare in cengia, su di un sentiero sempre più irto e strapiombante, che si faceva ogni giorno più stretto e cedevole. Ma nessuno si è spaventato e nessuno si è tirato indietro. Nemmeno il pubblico di fedeli appassionati, che anche quest’anno, nonostante la pandemia, ha voluto comunque partecipare a tutti gli eventi proposti, con l’entusiasmo di sempre e con la pazienza e la responsabilità richieste dalle nuove procedure sanitarie.

Avventura, tenacia, entusiasmo, responsabilità e pazienza. Gli ingredienti di ogni vera impresa alpinistica, come è stata Oltre le Vette 2020″.

Valeria Benni ha coordinato il comitato tecnico che ha individuato i contenuti di questa edizione: “Condivido con tutto il gruppo di lavoro la soddisfazione di essere riusciti anche quest’anno nonostante i problemi amministrativi e quelli legati all’epidemia di COVID-19 a costruire una rassegna che, pur con un numero minore di eventi dello scorso anno, ha saputo parlare della montagna da molteplici punti di vista, garantendo divertimento, analisi e approfondimenti ai tanti spettatori che si sono registrati agli eventi. Quasi tutti gli appuntamenti hanno infatti registrato il numero massimo possibile di presenze con i vincoli imposti dalla attuale normativa. Ringraziamo ancora le importanti collaborazioni che hanno sostenuto e promosso la rassegna, tra queste in particolare Dolomiti UNESCO, il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, la Provincia di Belluno con il Museo etnografico di Seravella e la Fondazione Giovanni Angelini.

Un ringraziamento speciale va anche agli uffici Cultura e SIRP del Comune di Belluno e alla dott.ssa Majolino, per aver consentito che questa edizione potesse tagliare il traguardo, nonostante le numerose difficoltà. E ancora grazie alla Fondazione Teatri delle Dolomiti per la grande disponibilità dei suoi organi dirigenti e del personale. Fondamentale è stata anche la fiducia concessaci dagli sponsor, Montura e Lattebusche”.

Tra i collaboratori di Oltre le vette 2020 il sociologo Diego Cason, responsabile anche dell’importante convegno sul tema centrale di quest’anno, Il ritorno alla montagna: “La rassegna si è svolta nelle condizioni più difficili, tra Covid tornato minaccioso, allerta maltempo, cambio dei vertici della Fondazione Teatri. L’incertezza non ci ha fermato, ma ci ha costretto a ridimensionare, rinunciare, limitare le iniziative e l’accesso del pubblico. Che ci sia un recondito messaggio in questo? Il bilancio finale è però positivo e ringraziamo tutti quelli che ci hanno creduto, sostenuto, e hanno partecipato. Arrivederci all’anno prossimo!”

Flavio Faoro, storico curatore della rassegna, quest’anno ha seguito le serate di cinema e le presentazioni dei libri: “Volevo portare a Oltre le vette il grande cinema, di montagna, ma cinema vero, evitando i filmati pieni di adrenalina che si trovano facilmente anche in internet. Mi pare che il pubblico abbia capito e apprezzato le scelte. E così per i libri, con autori, non inediti per la rassegna, ma che hanno ancora qualcosa di forte, e di nuovo, da dire.”

Ricordiamo che del gruppo di lavoro che ha organizzato e gestito la rassegna facevano parte anche Francesco Vascellari, che ha curato la scelta degli ospiti legati al mondo dell’avventura e dell’alpinismo, e Valentina Ciprian, che ha seguito l’aggiornamento del sito ufficiale, il sistema di prenotazione degli eventi e i canali social della manifestazione.

Oltre Le Vette prosegue con le mostre. Alla sede della Fondazione Giovanni Angelini, all’ex Monte di Pietà in Pazza delle erbe, è visitabile fino al 17 ottobre l’esposizione La Schiara di Piero Rossi. Le due mostre allestite a Palazzo Fulcis, sede del Museo Civico, saranno aperte fino al 10 gennaio 2021: si tratta di Alessandro Seffer 1831 – 1905. Cronaca e paesaggio nel Veneto dell’Ottocento e Federico Velluti, la bellezza restituita.

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