I grandi alpinisti.Una storia d’amore e alpinismo

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Incontro con NIVES MEROI e ROMANO BENET . Coordina la serata Daniela De Donà.

Gli alpinisti tarvisiani Nives Meroi e Romano Benet – la coppia che puo’ vantare la piu’ grande collezione di Ottomila metri – non finiscono di stupire e, dopo aver superato un periodo difficile che li ha messi a dura prova, sono pronti a tornar a respirare l’aria sottile.

Nives Meroi è già stata ospite di Oltre le Vette alcuni anni fa. Ora torna con una storia personale e nuova sulle spalle. Nel maggio 2009 insieme al marito -il fortissimo arrampicatore Romano Benet- sta per arrivare in cima del KANGCHENJUNGA (m8586) ma succede l’imprevisto. Romano si sente male. Le dice di arrivare fino al successivo campo e poi si andare su da sola. Ma lei capisce che è meglio tornare indietro subito. E fa bene. Perchè Romano scopre di avere una rara malattia e subisce due trapianti di midollo. Due anni lunghi e duri tra vari ospedali Ma ora con tenacia incredibile stanno ripartendo e hanno già in mente di tornare in Himalaya. Nives ha rinunciato con quella salita ad entrare nella storia dell’alpinismo visto che era in “gara” – con altre tre scalatrici-per essere la prima donna ad arrivare in vetta a tutti gli ottomila del mondo. Una rinuncia in nome dell’amore che vorremmo farci raccontare sabato 8 ottobre ad OLTRE LE VETTE.
Romano BENET e Nives MEROI- La passione che li unisce e le loro imprese.
Nives e Romano, compagni di vita e di cordata, arrampicano insieme da quasi 30 anni. La loro vasta attività comprende alcune fra le vie più difficili delle Alpi, rendendosi protagonisti di imprese come la prima invernale al Pilastro Piussi alla parete nord del Piccolo Mangart di Coritenza e quella alla Cengia degli Dei, sullo Jof Fuart.
Ma la loro è una passione fatta anche di falesia, cascate di ghiaccio, sci alpinismo e, non ultima, d’alta quota.
Col tempo il loro amore per la montagna li ha spinti ad esplorare orizzonti sempre più lontani, dove l’aria è rarefatta e, come è solita dire Nives, “dove ogni passo diventa uno sforzo di volontà”. Un alpinismo by fair means, con uno stile leggero e pulito: senza l’ausilio di ossigeno supplementare, portatori d’alta quota e campi fissi. Uno stile pulito il loro, un confronti onesto con sè stessi e la montagna.
Ande, Himalaya, Karakorum. Un percorso fatto di grandi successi, come la salita, nel 2003 e in soli venti giorni, di tre dei 14 Ottomila della Terra (Gasherbrum II, Gasherbrum I, Broad Peak), seconda cordata al mondo ad aver realizzato un’impresa simile e, Nives, prima donna in assoluto nella storia dell’alpinismo.
Senza dimenticare le celebri salite al Dhaulagiri, al K2 e all’Everest, montagne amate e a lungo corteggiate, che nella stagione 2006-2007 si sono finalmente concesse loro, regalandogli il sogno di una vita.
Sono undici i Giganti della Terra che Nives e Romano hanno salito sin’ora:
Nanga Parbat (8125 m – 1998), Shisha Pangma (8046 m – 1999), Cho-Oyu (8202 m- 1999), Gasherbrum II (8035 m – 2003), Gasherbrum I (8068 m – 2003), Broad Peak (8047 m – 2003), Lhotse (8516 m – 2004), Dhaulagiri (8164 m – 2006), K2 (8611 m – 2006), Everest (8850 m – 2007), Manaslu (8163 m 2008).
Entrambi fanno parte del Club Alpino Accademico Italiano.
Questa la storia e le emozioni che i due alpinisti porteranno a Oltre le Vette, con anche la proiezione del lungometraggio Io sono le montagne che non ho salito.