Oltre Le Vette ospiterà la mostra “Stele” di Donato Savin
Sono enormi pietre, ma anche evocazioni di divinità ancestrali, donne remote con lunghi abiti austeri, soldati persiani da Le Mille e una Notte. Le 20 stele di Donato Savin – che verranno esposte nel cortile di Palazzo Fulcis a Belluno dal 4 ottobre al 3 novembre, grazie alla collaborazione con la Regione Valle d’Aosta, hanno il potere di evocare l’antico e il contemporaneo, senza bisogno della mano trasformante dell’uomo. Non è vero che la roccia è sempre uguale: se la osserviamo con attenzione e pazienza, la scopriamo cangiante.Le opere di Savinsono monoliti di rocce metamorfiche segnate nella loro diversità da millenni di eventi meteorologici, da flora e piccola fauna, che le hanno “dipinte” d’oro, di zaffiro, di rubino, di smeraldo. La mano dell’artista, quasi impercettibilmente ne sa accentuare i caratteri, definendo meglio un volto, un piede, una spalla. Il risultato sono delle presenze, figure rocciose che si innalzano al cielo, capaci di evocare a noi contemporanei un cenno di natura senza tempo.
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