DOMENICA 9 OTTOBRE

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OMAGGIO A DINO BUZZATI

Proiezione del film BARNABO DELLE MONTAGNE

Con la partecipazione del regista MARIO BRENTA

ore 21 – TEATRO COMUNALE


tratto da un racconto di Dino Buzzati. Questa pellicola vinse il Festival internazionale film della montagna di Trento ed il Cinemed di Montpellier, oltre a valere a Brenta il premio di miglior regista al Festival de Gramado.

 

SINOSSI

I guardiaboschi vivono montando la guardia a una polveriera sperduta in alto tra le ghiaie, Barnabo ha poco più di vent’anni quando entra a far parte del corpo e Del Colle, il vecchio comandante, lo accoglie come un figlio. Ogni giorno passa uguale all’altro. Rimane l’eco della guerra appena finita e il ricordo di Dario, il più coraggioso dei guardiaboschi, ucciso dai contrabbandieri. Un giorno anche Del Colle viene trovato ucciso. Bisogna trovare gli assassini. Pattuglie di guardiaboschi e paesani fanno il giro delle montagne. Ma non c’è traccia dei contrabbandieri. Arriva il sentore ruvido dell\inverno, e con la prima neve anche il ricordo del vecchio comandante sembra affievolirsi. Quando ormai le ricerche sono abbandonate, viene, la grande occasione , Barnabo se la lascia sfuggire; di fronte ai contrabbandieri ha paura. Viene cacciato dal corpo, scende in pianura, si fa contadino. Dopo anni ritorna in montagna; ma non sarà riammesso fra i guardiaboschi. Molte cose sono cambiate: la polveriera è stata abbandonata e i contrabbandieri sembrano scomparsi. Non gli resta che accettare di fare il guardiano alla vecchia caserma. Un giorno, tornano i contrabbandieri e Barnabo è il solo ad accorgersene. Sale in alto sulle rocce, li aspetta, sono costretti a passare sotto il suo tiro. I suoi nemici sono, come lui segnati dal tempo, stanchi con i loro affanni. Punta il fucile pronto ad ucciderli, si aspetta solo la fucilata che possa riscattare la vecchia colpa. Ma il colpo sembra non arrivare mai. I contrabbandieri passano e se ne vanno. In cima alla roccia il posto di Barnabo è vuoto. Barnabo non ha sparato.


MARIO BRENTA

  

 

Ha esordito nel mondo del cinema come aiuto regista di Eriprando Visconti nel 1962, per Una storia milanese.
Da allora collabora con svariati registi, ma l’incontro più importante è senza dubbio quello con Ermanno Olmi, che lo influenzerà a tal punto che nel 1981 gli dedicherà un documentario, Effetto Olmi, girato durante la lavorazione di Camminacammina, selezione italiana al festival di Locarno. Con Olmi sarà fra i fondatori di Ipotesi Cinema, progetto di scuola di cinema.
Il suo primo film da regista è del 1974, Vermisat. È un successo di critica, e raccoglie una messe di premi: Selezione Ufficiale al festival di Venezia 1974‚ e poi l’anno successivo Premio Grolla d’Oro a St. Vincent e Premio Speciale della Giuria, ex-aequo con Prima Pagina di Billy Wilder al Festival internazionale di Valladolid.
Come per il suo maestro Olmi, anche Brenta fa passare molto tempo tra un film e l’altro.

 

  

Frame – Dino Buzzati